Il Fiorino d’oro della città di Firenze alla Guardia di Finanza (Foto)

Il sindaco di Firenze Dario Nardella con il comandante generale della Guardia di Finanza Giorgio Toschi

Il sindaco di Firenze Dario Nardella con il comandante generale della Guardia di Finanza Giorgio Toschi

FIRENZE – Fiorino d’oro della città di Firenze al generale Giorgio Toschi, comandante generale della Guardia di Finanza e, per suo tramite, a tutto il Corpo delle Fiamme Gialle.

Lo ha consegnato giovedì 14 marzo il sindaco Dario Nardella nel corso di una cerimonia ad invito, organizzata dal Comune, che si è svolta nella storica sala di Leone X in palazzo Vecchio. Una «replica» di quanto avvenuto appena una settimana prima, il 7 marzo, quando lo stesso riconoscimento civico – il più alto e significativo della città di Firenze – era stato consegnato al generale Giovanni Nistri comandante generale dei Carabinieri a nome di tutta l’Arma.

Come noto il fiorino d’oro viene assegnato, d’iniziativa diretta del sindaco di Firenze, a cittadini italiani o stranieri «che abbiano dato lustro in particolare alla città e alle istituzioni, e reso un servizio alla comunità nazionale e internazionale, e siano degni pertanto di essere additati al pubblico encomio».

TOSCHI E LA TOSCANA

Il generale Toschi conosce molto bene Firenze e la Toscana. Originario di Chieti, 64 anni, è stato tra l’altro Comandante della Regione Toscana delle Fiamme Gialle dal luglio 2006 al luglio 2010. In precedenza aveva prestato servizio presso il Gruppo ed il Nucleo di Polizia Tributaria di Firenze, comandato il Nucleo Polizia Tributaria e la Tenenza di Viareggio, guidato il Comando provinciale di Pisa.

La sua famiglia conta ben quattro generazioni di finanzieri. Dal nonno maresciallo Gioacchino Toschi, al padre generale di corpo d’armata Fulvio Toschi, al figlio capitano Michele Toschi. Con lui sono quattro generazioni, dal bisnonno al pronipote, tutte nella Guardia di Finanza nel corso di oltre un secolo.

Il 25 maggio 2019 per Toschi scadrà il mandato triennale di Comandante Generale, assunto il 26 maggio 2016 subentrando al generale Saverio Capolupo. Un mandato improrogabile per legge, salvo una – al momento non ipotizzabile – modifica normativa che gli consenta di rimanere al vertice del Corpo fino al 15 novembre 2019, giorno del compimento dei 65 anni, termine massimo per restare in servizio.

LA CERIMONIA

Tra i presenti alla cerimonia in Palazzo Vecchio a Firenze c’erano il prefetto Laura Lega con le massime autorità civili e militari cittadine, tra cui il presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani, il questore Alberto Intini, il procuratore capo Giuseppe Creazzo, il comandante del presidio militare generale Pietro Tornabene, comandante dell’Istituto Geografico Militare. Con loro anche i generali Gianfranco Cavallo e Nicola Massimo Masciulli (comandanti della Scuola Marescialli e della Legione Carabinieri), il generale Vincenzo Nuzzo (comandante Isma), il generale Roberto Vannacci della Divisione Friuli.

Presenti i vertici della Guardia di Finanza che hanno sede a Firenze. Dal generale di corpo d’armata Sebastiano Galdino (comandante interregionale Italia centro-settentrionale), al generale Bruno Bartoloni (comandante della Regione Toscana), al generale Benedetto Lipari (comandante provinciale di Firenze). Questi ultimi avevano in precedenza accompagnato il comandante generale Toschi in prefettura per un incontro con il prefetto Lega, durante il quale è stato fatto il punto sulla sicurezza a Firenze e in Toscana con particolare riguardo al contrasto della criminalità economica. In Palazzo Vecchio erano presenti anche tutti i comandanti provinciali della Toscana e i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia (Anfi).

LA MOTIVAZIONE DEL FIORINO D’ORO

Firenze è grata alla Guardia di Finanza – ha ricordato il sindaco Nardella – la cui presenza in città «risale a ben prima dell’Unità d’Italia. Fu infatti il Granduca Leopoldo II, con la ‘Sovrana Risoluzione’ del 18 dicembre 1840, ad istituire la “Real Guardia di Finanza” e da quel momento il servizio prestato dai Finanzieri ha avuto un ruolo determinante per la crescita civile ed economica della Comunità Fiorentina».

Nella motivazione del conferimento del Fiorino d’oro della città di Firenze, si sottolinea che «dopo l’8 settembre del 1943 la Guardia di Finanza mantenne stretti contatti con la Resistenza e Finanzieri operarono direttamente all’interno delle formazioni partigiane. D’intesa con il Comitato Toscano di Liberazione Nazionale, la Guardia di Finanza partecipò attivamente alla liberazione della Città dall’11 agosto 1944». Un altro ricordo particolare è legato all’alluvione del 1966 quando «le Fiamme Gialle intervennero immediatamente in soccorso dei Fiorentini, portando in salvo centinaia di cittadini con l’impiego di elicotteri e adoperandosi per il rifornimento di acqua potabile e la distribuzione di generi alimentari, di conforto nonché di medicinali».

«Oggi, la Guardia di Finanza – prosegue la motivazione del Fiorino d’oro – costituisce fondamentale presidio di legalità per la tutela della sicurezza economico finanziaria, così come delineata dal dettato costituzionale nonché dalla legislazione nazionale, europea e dal diritto internazionale. La sua azione consente il corretto godimento di fondamentali diritti da parte dei cittadini e il buon funzionamento delle Istituzioni e del sistema produttivo fiorentino, nella prospettiva di conseguire il bene comune nel contesto contemporaneo connotato dalla globalizzazione della circolazione di persone, merci e capitali».

«Importanti riflessi positivi sul bilancio comunale – ha sottolineato Nardella – sono stati determinati, da ultimo, in conseguenza della formalizzazione della collaborazione fra l’Amministrazione comunale ed il Corpo, sia con riguardo alla corretta corresponsione dei tributi locali, sia in relazione alla tutela della legalità nelle fasi di spesa. Particolarmente incisiva è stata altresì l’azione sviluppata per la tutela del settore commerciale, di quello turistico e di quello produttivo, anche attraverso la lotta alla contraffazione che danneggia le produzioni caratterizzanti la città di Firenze e che connotano la sua immagine nel mondo».

GRAZIE FIRENZE

«Le tante attestazioni di stima che quotidianamente riceviamo dalla gente comune – ha detto tra l’altro il generale Toschi nel suo intervento di ringraziamento per il Fiorino d’oro alla Guardia di Finanza – ci dimostrano che i cittadini, oltre a riconoscere il rigore e la professionalità del corpo, riescono più che in passato a percepirne distintamente i tratti umani, la capacità di produrre sicurezza economico-finanziaria e, nel contempo, offrire solidarietà e comprensione alle persone indifese». «Sono loro i primi da salvaguardare – ha proseguito – da sottrarre alle fauci della criminalità, alle insidie della concorrenza sleale, alle distorsioni dei mercati. Noi siamo al fianco delle imprese sane e dei cittadini rispettosi delle regole, a cui forniamo ogni opportuna tutela e sostegno. Siamo, invece, impegnati a contrastare, in maniera sistematica e decisa, i soggetti che si trovano – e intendono permanere – nell’area dell’illegalità e della frode, con conseguente concentrazione degli sforzi operativi sui fenomeni di criminalità economico-finanziaria più gravi e dannosi».

«Dedico il Fiorino d’oro della città di Firenze – ha concluso Toschi – alla “grande famiglia” della Guardia di Finanza: donne e uomini in fiamme gialle, il nostro bene più prezioso, che mettono al servizio degli altri tutta la propria professionalità, le proprie competenze e la propria carica di generosità. L’odierno riconoscimento rappresenta per l’intera Guardia di Finanza una straordinaria occasione formale per sancire un antico e mai interrotto rapporto d’affetto con la città di Firenze. E costituirà un ulteriore stimolo a dare ancora di più il meglio di noi stessi, nell’interesse esclusivo delle istituzioni e dei cittadini, nel segno del più autentico spirito di servizio».

Scarica qui il testo completo dell’intervento del generale Toschi

 

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Sandro Addario

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