Hollande a Firenze: «Democrazie a rischio, serve più coesione»

L'ex presidente francese François Hollande durante il suo intervento all'Iue a Firenze
L’ex presidente francese François Hollande durante il suo intervento all’Iue a Firenze

FIRENZE – «La democrazia è minacciata all’esterno dai regimi autoritari, ma anche dall’interno perché la coesione sociale è a rischio». Lo ha detto a Firenze François Hollande, presidente della Repubblica francese dal 2012 al 2017, in un incontro sul tema della «leadership in un mondo frammentato». L’evento, davanti a docenti e studenti dell’Istituto Universitario Europeo, si è svolto venerdì 16 febbraio a Palazzo Buontalenti in via Cavour, che oggi ospita la Scuola di governance transnazionale (STG). 

Hollande, accolto dal presidente dell’Iue Renaud Dehousse e dal direttore ad interim della Stg Georgios Papakonstantinou, ha fatto il punto sui cambiamenti geopolitici dell’ultimo decennio, concentrandosi in particolare sull’invasione russa dell’Ucraina e sulle sue implicazioni per l’ordine internazionale. 

Già in un suo saggio del 2022 «Bouleversements: pour comprendre la nouvelle donne mondiale» (sconvolgimenti: comprendere la nuova situazione globale), Hollande scriveva che «L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia rivela che il mondo, da un decennio, sta vivendo un cambiamento che ha sconvolto gli equilibri, rovesciato le gerarchie e rivelato grandi pericoli per il pianeta: salute, clima, sicurezza, politica. Le democrazie sono sottoposte a test. Dentro i populisti, fuori il ritorno degli imperi. L’Europa ora affronta il suo destino: essere una potenza o una nostalgia». 

Hollande ha anche affrontato la notizia della morte di Alexei Navalny, uno dei più noti oppositori del presidente russo Putin. «È più facile vincere le elezioni quando uccidi i tuoi avversari» ha commentato l’ex presidente francese. Hollande ha quindi sottolineato la tendenza della Russia a tracciare il proprio percorso, mantenendo l’indipendenza politica ed economica e mostrando riluttanza a cercare un terreno comune con l’Europa e gli Stati Uniti, in particolare su questioni legate al commercio.

Rispondendo ad una domanda dell’onorevole Valdo Spini, tra gli invitati all’incontro, sulle prospettive delle prossime elezioni europee dove i partiti conservatori puntano ad un superamento dell’attuale maggioranza guidata da Ursula von der Leyen, Hollande ha affermato che la risposta da parte della sinistra – ed in particolare dei socialisti europei – non può che essere politica. Un invito pertanto ad essere attivi e propositivi senza subire le iniziative degli avversari politici. 

In un successivo dibattito con studenti, borsisti e ricercatori, introdotto e moderato dalla professoressa Kalypso Nicolaidis, Hollande ha poi ripercorso – tra l’altro – le dinamiche degli sconvolgimenti politici, citando esempi di paesi precipitati da lotte economiche, malcontento sociale e, più recentemente, dall’ascesa della politica identitaria. Un fenomeno quest’ultimo che spesso mette in ombra preoccupazioni più immediate come le sfide economiche e le emergenze climatiche. 

François Hollande al suo arrivo all'Iue a Firenze
François Hollande al suo arrivo all’Iue a Firenze
François Hollande a Palazzo Buontalenti
François Hollande a Palazzo Buontalenti

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Sandro Addario

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