Al via ‘Pitti Uomo 89’ a Firenze. La moda maschile guarda all’Italia (Video)
FIRENZE – Oltre 1200 marchi e collezioni di moda, di cui 251 le «new entry». Il 56 % la produzione nazionale, il 44% provenienti dall’estero. Sono questi i principali numeri di «Pitti Uomo 89» la rassegna internazionale di moda che si svolge a Firenze in gennaio e luglio all’interno della Fortezza da basso, in un’area espositiva di circa 6 ettari.
Stamani 12 gennaio l’inaugurazione ufficiale della rassegna, nella Sala d’Armi di Palazzo Vecchio. C’era il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, che precisa subito: «come ministro della cultura io non posso non occuparmi della moda, che è un pezzo della storia italiana e della nostra cultura». E rilancia, auspicando «un patto tra mondo della moda e quello della cultura: voglio aprire tutti i luoghi della bellezza alla moda, perché questi sono due pezzi dell’identità nazionale e una carta in più per la competitività della moda italiana».
E già si parla della collaborazione tra Galleria degli Uffizi e Pitti Immagine «per una mostra annuale ed un investimento sul museo del Costume, affinché diventi Galleria di Costume e Moda». Ma il neo direttore degli Uffizi Eike Schmidt frena subito: niente sfilate tra statue e quadri. «La cosa non è fattibile, ma ci sono altri spazi, senza opere d’arte, che potrebbero essere presi in considerazione».
Sono attesi circa 35.000 compratori da tutto il mondo a questa edizione numero 89 di Pitti Uomo che durerà fino a venerdì 15 gennaio. Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Spagna sono ai primi posti tra i paesi di sbocco per la moda maschile italiana che, nel 2015, ha sfiorato un fatturato di 9 miliardi di euro, di cui oltre il 63% verso l’estero.
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LA FOLLA DEI VISITATORI (VIDEO)
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