Buona sanità, riconoscimenti a nove medici toscani
FIRENZE – Ci sono nove medici toscani tra i sanitari che hanno ricevuto benemerenze al merito della sanità pubblica, concesse dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, su proposta del ministro della salute.
Questi i nomi degli insigniti:
- Giuseppe Figlini, presidente dell’Ordine dei medici e odontoiatri della provincia di Pisa
- Michele Emdin, responsabile dell’Unità di cardiologia e medicina cardiovascolare e direttore scientifico del CNR di Pisa
- Manuela Roncella, direttore clinico dell’Unità multidisciplinare di senologia dell’Aou Pisana;
- Armando Piccinni, psichiatra in servizio nella UO Psichiatria 1 universitaria della Aou Pisana;
- Giuseppe Evangelista, chirurgo, fondatore nonché direttore del GCU, Gruppo di chirurgia d’urgenza per interventi di protezione civile dell’Aou Pisana
- Claudio Cricelli, di Firenze, presidente della Simg (Società italiana di medicina generale);
- Pietro Pietrini, neuroscienziato, fino al 2015 all’Aou Pisana, quindi alla Scuola IMT Alti Studi di Lucca
- Stanislao Rizzo, direttore dell’oculistica dell’Aou di Careggi di Firenze
- Vittorio Miele, direttore della Radiodiagnostica di emergenza-urgenza e del Dipartimento dei servizi dell’Aou di Careggi a Firenze
«Accolgo con grande soddisfazione questa notizia – ha detto l’assessore al diritto alla salute della Regione Toscana Stefania Saccardi – e mi congratulo con i medici toscani che hanno ricevuto la benemerenza del presidente della Repubblica. Sono professionisti di valore, che tengono alto il nome della Toscana e contribuiscono con preparazione, capacità, senso di responsabilità, a fare del nostro sistema sanitario un sistema di eccellenza».
Tra le congratulazioni anche quelle – via Facebook – dell’ex prefetto di Pisa Francesco Tagliente, che, durante il suo mandato a Pisa fino al giugno 2014, ha avuto modo di «conoscere ed apprezzare queste eccellenze della sanità toscana». Il modello toscano – commenta a margine lo stesso prefetto Tagliente – è un «riferimento per molte altre realtà territoriali. Ne sono prova ii «viaggi della speranza sanitaria» soprattutto dal sud di cui io stesso sono testimone». «Sono convinto – conclude Tagliente – che la buona sanità esiste e che le istituzioni hanno il dovere di promuoverne le eccellenze, non solo per gratificare i protagonisti ma soprattutto per promuovere i modelli di riferimento territoriali».
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