Mugello: dal «Bosco degli Svizzeri» legname per scuole prefabbricate
FIRENZE – Dal «Bosco degli Svizzeri» in Mugello arriverà il legname per strutture antisismiche destinate alle scuole primarie di Scarperia-San Piero a Sieve e Borgo San Lorenzo. Il progetto è stato presentato mercoledì 22 novembre a Firenze proprio davanti agli ex studenti di ingegneria forestale che nel 1966 arrivarono da Zurigo per aiutare la città a risollevarsi dopo la tragica alluvione del 4 novembre. Si stabilirono a Grezzano in Mugello, dove nella località Largignana aiutarono a piantare 13 mila piante di Douglasia e Pino Nero per fronteggiare il rischio idraulico verso la valle dell’Arno. Oggi quello stesso legname fronteggerà anche il rischio sismico, dopo il previsto e regolamentato «taglio» dei boschi, con alberi di almeno 50 anni di età.
Sono gli alberi di quel bosco di cinque ettari – poi chiamato da tutti «degli Svizzeri» – che arrivarono dal vivaio di Vallombrosa gestito dall’allora Corpo Forestale dello Stato, oggi accorpato nei Carabinieri. E a testimoniare la continuità dello spirito che 50 anni fa vide la nascita di quell’importante iniziativa, oggi a Firenze è intervenuto anche il generale di corpo d’armata Antonio Ricciardi, capo del Comando Unità per la Tutela forestale, ambientale e agroalimentare (Cutfaa) dell’Arma, accolto dal professor Giorgio Federici del Comitato Firenze2016.
«Siamo con voi e vogliamo continuare a esserci» ha sottolineato Ricciardi al convegno «La solidarietà della Svizzera per Firenze e la Toscana alluvionata nel 1966. Il bosco degli Svizzeri». Un progetto che vede un futuro nell’utilizzo del legname, dove sono presenti Università di Firenze e Politecnico Federale di Zurigo (Eth Zürich), Città metropolitana di Firenze, Unione Montana dei Comuni del Mugello, Comuni di Borgo San Lorenzo e Scarperia-San Piero, l’ambasciata della Svizzera in Italia e il comitato Firenze2016.
Dalla Svizzera oggi a Firenze era arrivata una rappresentanza di quell’originario gruppo di giovani studenti forestali del ’66. Questi i loro nomi: Luzius Auer, Christian Ley, Hans-Jeorg Luethy, Andrea Semadeni, Kaspar Von Arx, che hanno portato la testimonianza della loro esperienza nel Mugello, non solo professionale ma anche di vita. Contentissimi per primi che i «loro» alberi possano continuare a restare al servizio della comunità, anche se nella rinnovata veste di struttura prefabbricata per gli alunni delle scuole mugellane.
QUI IL VIDEO DEL «Bosco degli Svizzeri», REALIZZATO DALLA RSI
IL CONVEGNO DI FIRENZE
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