Esercito, dove si svolgono i funerali del generale Fabrizio Castagnetti

Il generale dell'Esercito Fabrizio Castagnetti

Il generale dell’Esercito Fabrizio Castagnetti

PIACENZA – Si svolgeranno lunedì 15 gennaio alle 14,30 nella chiesa di Lugagnano Val d’Arda (Piacenza) i funerali del generale di corpo d’armata Fabrizio Castagnetti. Già Capo di Stato maggiore dell’Esercito dal 2007 al 2009, l’alto ufficiale è morto improvvisamente sabato 13 gennaio per un malore (probabile arresto cardiaco) che gli è stato fatale. Inutili i soccorsi dei sanitari del 118. Stava lavorando nei pressi della sua abitazione in località Veleia di Lugagnano, dove si era ritirato da buon «Cincinnato» tra la campagna e i suoi boschi, al termine del suo servizio attivo nell’Esercito italiano avvenuto il 17 settembre 2009.

Il generale Castagnetti, 73 anni, lascia la moglie signora Teresa Ghezzi e due figli. Ufficiale di Fanteria era molto stimato non solo all’interno della Forza Armata dai «suoi» ufficiali e sottufficiali ma anche all’esterno, per quel «tratto da gentiluomo» che unanimemente gli veniva riconosciuto.

Tra i primi messaggi di cordoglio alla famiglia quelli del capo di stato maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, che lo conosceva da sempre e che ha sottolineato come il generale Castagnetti sia stato «promotore di numerosi provvedimenti volti a ottimizzare l’impiego delle risorse e a dare maggiore efficienza alla componente Operativa dell’Esercito». «Una personalità – ha proseguito Graziano – che ha fatto della fedeltà ed attaccamento alle istituzioni la sua ragione di vita».

Anche l’ammiraglio di squadra Valter Girardelli, capo di stato maggiore della Marina, ha espresso il cordoglio suo personale e dei marinai italiani. «Castagnetti – ricorda Girardelli –nel corso della sua brillante carriera ha dato prova di esemplari capacità operative grazie anche ad una preclara predisposizione all’innovazione». «Un eccezionale ufficiale – conclude il capo della Marina – che ha operato in diversi contesti sempre con un approccio equilibrato ed orientato al raggiungimento dei migliori risultati in ambito interforze».

«Ricorderò sempre Fabrizio – ha detto il generale Filiberto Cecchi raggiunto da OsservatoreLibero.it – che ha frequentato il 21° Corso Accademia successivo al mio, come Comandante autorevole, intelligente, determinato, sensibile nei confronti del personale. Ma il mio ricordo è anche di un amico leale, generoso e sempre disposto a collaborare». Cecchi è stato il suo predecessore alla guida del Comando Operativo Interforze e quindi dello Stato Maggiore dell’Esercito.

 

LA CARRIERA

Questa la carriera militare del generale Castagnetti.

  • Nasce a Lugagnano nel 1945.
  • Frequenta il 21° Corso Accademia Militare di Modena (dal 1964) e diventa tenente nel 1968.
  • Osservatore militare all’Onu dal 1977 al 1977
  • Addetto militare (Esercito) all’Ambasciata d’Italia a Washington dal 1995 al 1998
  • Comandante del 66° Battaglione “Valtellina”, del Distretto militare di Roma e della Brigata corazzata Pinerolo
  • Vice comandante del Corpo di Reazione Rapida (ACE Rapid Reaction Corps, ARRC) della Nato in Germania.
  • Comandante del corpo d’armata di reazione rapida (NATO Rapid Deployable Corps) a Solbiate Olona
  • Sottocapo di stato maggiore della Difesa dal marzo 2004 al luglio 2005.
  • Capo del Comando Operativo di vertice Interforze (COI) dal luglio 2005 al settembre 2007
  • Capo di Stato maggiore dell’Esercito dal 14 settembre 2007 (subentrato al generale Filiberto Cecchi) fino al 17 settembre 2009, quando lascia l’incarico al generale Giuseppe Valotto.

 

Roma 17 settembre 2009 – da sin il generale Fabrizio Castagnetti (subentrante), il ministro della Difesa Arturo Parisi, il generale Filiberto Cecchi (uscente) e il capo di Stato maggiore della Difesa ammiraglio Giampaolo Di Paola alla cerimonia di avvicendamento nell’incarico di Capo di Stato Maggiore dell’Esercito

Roma 17 settembre 2009 – da sin il generale Fabrizio Castagnetti (subentrante), il ministro della Difesa Arturo Parisi, il generale Filiberto Cecchi (uscente) e il capo di Stato maggiore della Difesa ammiraglio Giampaolo Di Paola alla cerimonia di avvicendamento nell’incarico di Capo di Stato Maggiore dell’Esercito

 

 

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Sandro Addario

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