Lussemburgo e Toscana più vicini: Cacciaguerra Ranghieri nuovo console onorario
FIRENZE – Stefano Maria Cacciaguerra Ranghieri è il nuovo console onorario del Granducato del Lussemburgo per la Toscana e l’Emilia. Nato a Roma ma di famiglia originaria di Asciano nel senese, è un diplomatico di carriera. Ultimo incarico è stato quello di Ambasciatore d’Italia proprio in Lussemburgo dal 2012 al 2016. In precedenza aveva prestato servizio, tra l’altro, presso il consolato di New York, le ambasciate di Venezuela e Messico, il Consolato di Chicago, la Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Onu e quindi in Honduras come ambasciatore.
Cacciaguerra Ranghieri subentra all’avvocato Francesco Olivieri, professore di Diritto Internazionale all’Università di Perugia, che lascia l’incarico di console onorario a Firenze dopo ben 25 anni di attività. A salutare il «passaggio di consegne» martedì 10 aprile, all’Hotel Park Palace (sede del consolato), è arrivato a Firenze il Ministro delle Finanze del Granducato Pierre Gramegna, che conosce molto bene la Toscana dove passa spesso le sue vacanze estive, accompagnato dall’Ambasciatore del Lussemburgo a Roma Paul Dühr.
NASCE UNA FONDAZIONE
Circa i rapporti in particolare tra la Toscana e il Lussemburgo, Gramegna –nel suo perfetto italiano – parte con una battuta: «due granducati, uno finito con l’unità d’Italia, l’altro ancora saldamente in vita». Poi l’attenzione si sposta sulla Valdichiana ed in particolare su Cortona. In sala è presente, non a caso, anche il sindaco della città Francesca Basanieri. Sta per partire una fondazione, la «Valdichiana Promozione», a capitale misto italo-lussemburghese, con l’obiettivo di promuovere iniziative comuni soprattutto nel campo del turismo, archeologia e produzioni agricole. Principali partners del progetto dovrebbero essere i comuni della Valdichiana e della limitrofa area senese. «Un’iniziativa di cui parliamo da tempo – conferma il sindaco Basanieri che nello scorso marzo era stata anche in Lussemburgo – ma che ormai dovrebbe partire al più tardi entro l’estate».
IL LUSSEMBURGO IN ITALIA
La comunità lussemburghese stabile in Italia è stimata in almeno un migliaio di persone. Può sembrare un numero contenuto, ma in primo luogo occorre pensare che tutta la popolazione del Granducato non supera le 600.000 persone. Pari a una città come Genova. «Quello che conta – ricorda l’ambasciatore Dühr – sono gli stretti rapporti economici, politici e culturali che da sempre legano i nostri due paesi». La rete diplomatica è assicurata, oltre che dall’ambasciata a Roma, anche da otto consoli onorari presenti a Milano, Napoli, Perugia, Torino, Venezia, Genova, Palermo e Firenze.
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