Solidarietà, assegnati a Firenze gli Scudi di San Martino 2018 (Foto)
FIRENZE – Assegnati a Firenze 17 riconoscimenti per atti spontanei di solidarietà umana. Li ha conferiti l’Istituto degli Scudi di San Martino, l’associazione fiorentina che compie 35 anni di attenzione verso chi è pronto a sacrificarsi per aiutare gli altri. Una cerimonia solenne, come da tradizione, quella che si è svolta sabato 10 novembre nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, presenti il Gonfalone della città e la Banda del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana di Firenze.
Tra i premiati 2018 spiccano alcuni giovanissimi «eroi». Si tratta del giovane che a Milano non ha esitato a lanciarsi sui binari della metropolitana per afferrare al volo un bambino che vi era caduto. Come il caso di un tredicenne che a Montebelluna (Tv) ha tratto in salvo un’anziana donna che stava annegando. Ma anche tre quindicenni della Sardegna che hanno messo in sicurezza una novantenne vittima di un incendio in casa.
Nel suo saluto il presidente dell’Istituto, Roberto Lupi, ha ripercorso le tappe dei 35 anni di vita degli Scudi di San Martino, che ogni anno premia associazioni di volontariato, enti civili, militari e religiosi e singoli cittadini che si sono distinti per atti di solidarietà umana. Indirizzi di saluto e di apprezzamento sia verso i premiati che verso i promotori dell’iniziativa sono stati portati dal Presidente del Consiglio Comunale Andrea Ceccarelli, dal generale dell’Esercito Pietro Tornabene comandante del Presidio Militare e dal questore Alberto Intini, che rappresentavano rispettivamente il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e il Capo della Polizia. Il salone dei Cinquecento era gremito di autorità civili, militari e religiose con tanti ospiti e i familiari dei premiati arrivati da diverse parti d’Italia.
IL CALCO
Come tradizione c’è stato il «passaggio» del calco originale da cui vengono forgiati gli Scudi in argento e bronzo, assegnati ai premiati. Ogni anno cambia sede, dove viene gelosamente custodito. Nel 2018 è rimasto presso la Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Firenze. Dal 10 novembre passa alla «Chancellerie des Universités de Paris Sorbonne» che ha sede a Villa Finaly a Firenze, diretta dalla professoressa Brigitte Cedolin.
IL QUADRO
Un’altra tradizione degli «Scudi» vuole che ogni anno un artista doni una sua opera all’Istituto, interpretando in maniera personale la visione della solidarietà. Quest’anno è stata Luisa Del Campana autrice di un’opera esposta durante la cerimonia. L’artista, presentata dalla critica d’arte Lavinia Pini, ha ricevuto un diploma di ringraziamento, a nome dell’Istituto, da parte del professor Luigi Bellini.
TUTTI I NOMI DEI PREMIATI
Questi i nomi dei premiati con la rispettiva motivazione, scelti dalla Commissione giudicatrice, presieduta da Giuseppe Grechi, già Presidente della Corte d’Appello di Milano. Li elenchiamo in ordine di conferimento: dai diplomi di benemerenza agli scudi d’argento, il massimo riconoscimento.
DIPLOMI DI BENEMERENZA di SAN MARTINO
1° Maresciallo Gianluca Marzano (Marina Militare)
In conseguenza dell’incidente ferroviario occorso alla Stazione EUR Fermi della Metro “B” di Roma il 26 gennaio 2018, il Maresciallo Marzano, sprezzante del pericolo e della propria incolumità, è intervenuto volontariamente e senza esitazione per raggiungere una donna investita dal treno e rimasta quindi intrappolata sotto lo stesso tra le rotaie. Nel suo tempestivo e coraggioso intervento, il maresciallo ha raggiunto la vittima sotto il vagone del treno rassicurandola e con estrema perizia ha estratto la donna stessa, che nell’incidente aveva anche subito l’amputazione di una mano, permettendo i primi soccorsi del personale sanitario nel frattempo sopraggiunto sul posto. L’intervento del Maresciallo Marzano è risultato, oltre che tempestivo, determinante per lasopravvivenza della donna, una signora di nazionalità peruviana.
Marco Ciampi (Firenze)
Mettendo a frutto la sua vasta esperienza maturata in anni di volontariato alla Misericordia, praticava incessantemente le manovre riabilitative di primo soccorso ad una collega colpita da infarto sul posto di lavoro. Era venerdì 14 settembre 2018. Tale intervento, come confermato dai sanitari intervenuti e personale del pronto soccorso dell’ospedale, ha sicuramente permesso di salvarle la vita. Esempio di grandissimo altruismo, spirito di iniziativa ed attaccamento al dovere.
Vice Sovrintendenti Aronne Marton e Andrea Bevilacqua (Polizia di Stato)
Si fa riferimento a un intervento di soccorso espletato da personale della Questura di Treviso in favore di una donna che, in un momento di sconforto, si era gettata nelle acque del fiume Sile. All’alba del 30 maggio 2015 la Sala Operativa, a seguito di una segnalazione di alcuni passanti, inviava due equipaggi in servizio di controllo del territorio presso un ponte cittadino da dove una donna era stata vista lanciarsi, in preda ad una forte agitazione, nelle fredde acque del fiume Sile. Gli operatori, giunti sul posto, notavano nell’acqua la donna, aggrappata ad un appiglio di fortuna lanciatole da un residente, che annaspava in balia della corrente gelida.
Immediatamente il Vice Sovrintendente Marton e l’Assistente Capo Bevilacqua, spogliatisi parzialmente della divisa, si tuffavano nelle acque del fiume in un punto abbastanza profondo ed interessato da frequenti vortici dovuti alla presenza di alcune turbine idroelettriche. Raggiunta la donna, dopo vari sforzi e manovre per trarla in sicurezza, gli operatori riuscivano a trascinarla fino alla sporgenza di una scalinata dove, assieme all’equipaggio di un’altra volante, veniva riportata oltre il parapetto che delimita il fiume, preoccupandosi, inoltre, di coprirla con la giacca di una divisa, al fine di scongiurare il grave stato di ipotermia, in attesa di personale medico che giungeva poco dopo e provvedeva al definitivo soccorso e ricovero della donna.
Luogotenente Gennaro Greco (Aeronautica Militare)
Il giorno 12 luglio 2018 nel rientrare presso il proprio alloggio situato nell’Aeroporto Militare di Centocelle, il Luogotenente Greco notava che due autovetture erano state coinvolte in un incidente stradale. Senza indugio, valutata la gravità del sinistro e le iniziali condizioni di uno degli occupanti del veicolo coinvolto, che sembravano fin da subito molto critiche, estraeva il corpo dalle lamiere e, rendendosi conto dell’imminente pericolo di vita in cui versava, effettuava manovre di avanzato soccorso, tra cui la manovra di Rautek e la respirazione artificiale. Solo successivamente, con l’intervento dei soccorritori, Vigili del Fuoco, personale sanitario di servizio al seguito dell’ambulanza e della Polizia Municipale del Comando di Roma Capitale venivano finalizzate tutte le operazioni di rito, effettuandone il trasporto in “codice rosso” presso l’Ospedale Generale Maria Giuseppina Vannini di Roma.Nei giorni successivi si è appreso che le condizioni di salute del giovane si erano stabilizzate e lo stesso non risultava più essere in pericolo di vita.
Matteo Lucherini Bargellini (Firenze)
Matteo Lucherini Bargellini, per la sua opera come Presidente dell’associazione Generazione Contatto – Testadialkol. In numerose iniziative realizzate in dieci anni di attività è riuscito a sviluppare il dialogo tra generazioni e a promuovere tra i giovani comportamenti responsabili e corretti stili di vita. Ha stimolato la partecipazione attiva e alla vita sociale e civile delle giovani generazioni.
SCUDI IN BRONZO DI SAN MARTINO
Samuele Morato (Montebelluna – Tv)
Eroe a 13 anni, Samuele Morato ha salvato una pensionata che, nel settembre 2018, si era gettata nel Brentella per farla finita. Ha abbandonato la bici per rispondere alle grida d’aiuto di una donna si è calato nel canale e ha afferrato la mano della donna il cui corpo galleggiava a filo d’acqua. In quel punto la corrente è molto violenta e tra mille difficoltà è riuscito a tenere duro aspettando l’intervento del marito della donna. Samuele non si dà arie né assume pose. È il ritratto della sincerità, stenta a comprendere il clamore seguito al suo gesto, per lui così naturale.
Il gesto di Samuele è molto importante ed è sicuramente il frutto di una buona educazione ricevuta. Ha imparato bene e ha fatto suoi gli ideali di rispetto, disponibilità e amore. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Per questo abbiamo voluto assegnargli questo riconoscimento, perché sia un esempio per tutti.
Nertil Qato (Livorno)
Ha deciso di rischiare la propria vita per mettere in salvo quella di altri. il 28 giugno 2018, nel primo pomeriggio, una donna di 52 anni si è data fuoco a Livorno ma le fiamme hanno avvolto anche la caldaia. L’esplosione ha provocato il crollo di parti della palazzina, ma soprattutto una nube di fumo nero. E’ successo tutto in pochissimo tempo. Nertil Qato ha sentito una forte esplosione affacciandosi dalla finestra della propria abitazione ha visto che la casa di fronte era saltata in aria… sentiva chiedere ‘aiuto’. Non ha esitato. Ho preso la scala ed è accorso. L’appartamento era avvolto dal fumo sentiva solo le voci di una bambina e di una donna. È riuscito ad entrare…ha preso in braccio la ragazzina e l’ha portata in salvo, poi sono risalito a prendere la madre.
È tornato una terza volta per assicurarsi che nell’appartamento non ci fosse qualcun altro. Nertil Qato, 31 anni albanese, ha detto di aver provato una grande emozione. Noi gli siamo riconoscenti per aver salvato delle vite incurante del pericolo che lui stesso stava correndo.
(NOTA di OsservatoreLibero.it: il sindaco di Livorno, all’indomani del valoroso gesto di Nertil Qato, ha inoltrato al Governo la richiesta di concedere la cittadinanza italiana al cinquantaduenne albanese, operaio edile attualmente disoccupato. L’iter non è breve: prefettura, ministero dell’Interno, presidenza della Repubblica. Intanto Nertil, residente a Livorno e con permesso di soggiorno illimitato, aspetta con fiducia. Soprattutto di trovare un lavoro, che tra l’altro gli permetterebbe di accelerare anche la concessione della cittadinanza).
Maestra Elena Cecchini e i suoi alunni (Riccione)
C’è un bambino di 9 anni che è affetto da l’epilessia e i compagni di classe sono pronti a soccorrerlo quando lui ne ha più bisogno, perché la maestra ha spiegato loro cosa sia questo problema di salute, che conseguenze e che manifestazioni abbia, e come occorra intervenire, con lucidità e rapidità. La Maestra ha preparato un foglio di istruzioni e affidato a ciascuno un compito: ha affidato a ciascuno di loro un ruolo, nel caso il loro amico abbia una crisi in classe. Se il ruolo di regista dei soccorsi spetta ovviamente all’insegnante, c’è poi “chi prende il farmaco, chi avverte i bidelli…chi prende dall’armadietto il cuscino”, ed è prevista persino una turnazione degli incarichi, mese per mese, e sostituti, perché non manchi mai sostegno al bambino. In questo modo, tutti si preparano ad essere utili e a reagire in caso di necessità.
Questo è un grande insegnamento di solidarietà. Questi bambini un giorno per strada si fermeranno ad aiutare chi ha bisogno e non si volteranno dall’ altra parte! Grazie maestra Elena Cecchini, grazie ai suoi piccoli alunni.
Vice Brigadiere Eugenio Sturniolo (Carabinieri)
Il militare, il 10 settembre 2017, in occasione di un violento nubifragio che provocava l’esondazione di un torrente, mentre si trovava nella propria abitazione, non esitava a soccorrere un’anziana disabile costretta sulla sedia a rotelle, rimasta intrappolata all’interno del proprio appartamento al piano terra invaso dall’acqua. Nella circostanza, l’interessato, verificata l’impraticabilità del vano scale, utilizzando alcune lenzuola, si calava dalla finestra e, nonostante le difficoltà dovute alla corrente dell’acqua (mista a fango e detriti) che aveva invaso i locali, riusciva, assicurandosi ad appigli di fortuna, a raggiungere e a mettere in sicurezza la malcapitata. Successivamente, approfittando della momentanea diminuzione del livello e della forza dell’acqua, poneva in salvo anche un’altra donna che si trovava in una palazzina adiacente.
Luogotenente C.S. Graziano Cunsolo (Guardia di Finanza)
Il militare, in forza al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro, il 23 gennaio 2017 era libero dal servizio. Durante il corso di un copioso temporale che aveva determinato l’allagamento di strade e carreggiate, si accorgeva che una signora alla guida di una autovettura era rimasta bloccata in prossimità di un sottopassaggio ferroviario. In particolare, l’acqua aveva raggiunto il finestrino del conducente creando una situazione di imminente pericolo di vita per la donna. Il luogotenente Cunsolo, incurante della propria incolumità, immediatamente interveniva in suo soccorso, immergendosi nell’acqua fangosa che aveva ormai raggiunto l’abitacolo e, usando mezzi di fortuna, riusciva ad estrarre la malcapitata dal veicolo, tra l’altro in preda ad una crisi di panico ed a trarla in salvo.
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Colonnello Arnaud Beltrame – Gendarmeria Nazionale Francese (alla memoria)
Ha ritirato il riconoscimento il Generale Emmanuel Miglierina, per conto della famiglia Beltrame, alla presenza del Console onorario di Francia a Firenze Manon Hansemann.
Trèbes, città a sud della Francia, è la mattina del giorno 24 Marzo 2018. Un terrorista dichiaratosi sostenitore dell’Isis prende d’assalto un supermercato, armato di coltello, pistola e tre bombe rudimentali. Ha già ucciso due persone e preso molteplici ostaggi quando la polizia inizia una lunga trattativa per il rilascio degli ostaggi.
Senza esitare, con estremo coraggio ed eroismo il Tenente Colonnello Arnaud Beltrame, 44 anni, si offre, convincendo il terrorista a lasciare libera l’ultima donna rimasta all’interno del supermercato, una cassiera, prendendo il suo posto come ostaggio. Beltrame, entrando nel supermercato poggia il suo cellulare su un tavolo, con la linea aperta in modo che la polizia all’esterno potesse ascoltare e monitorare l’attività e l’evoluzione degli eventi.
Dopo tre lunghe ore di attesa e trattativa, il terrorista, in preda alla sua follia, spara all’impazzata e Arnaud rimane gravemente ferito, perdendo la vita. Ma è grazie al suo telefono che i suoi colleghi del GIGN, le teste di cuoio francesi, irrompono nel supermercato e dopo una sparatoria uccidono il terrorista assalitore.
L’autopsia rivelerà poi che Beltrame aveva molteplici ferite da arma da fuoco ma morì per le ferite da arma da taglio alla gola. La Francia ed il mondo intero hanno riconosciuto il coraggio e ed il gesto di estremo eroismo di Beltrame, eroe nazionale in Francia, insignito dal Presidente Macron con la Legion d’Onore e il rango postumo di Colonnello.
Renato Saba, Rodolfo Fanni, Lorenzo Fana
A tre giovani un riconoscimento importante per un grande gesto di altruismo di cui si sono resi protagonisti salvando un’anziana dalla sua casa in fiamme. È successo a Guspini in Sardegna il 2 aprile 2018, dove i giovani di 15 anni, dopo aver spento un incendio causato da un pentola rimasta sul fuoco della cucina, sono riusciti a portare in salvo una novantenne.
I tre amici – Renato Saba, Rodolfo Fanni e Lorenzo Fanari – fortunatamente, hanno sentito le urla della donna mentre si trovavano a casa di uno di loro, che abita nella via accanto. Per entrare ad aiutarla, hanno forzato una finestra e l’hanno trovata riversa a terra.
All’interno, l’aria era ormai irrespirabile e il loro intervento è stato provvidenziale perché, spegnendo subito il gas e aprendo le finestre, hanno evitato che l’incendio si propagasse e diventasse rischioso anche per le case vicine. Poi la chiamata al 118 e ai carabinieri di Villacidro.
«Ci siamo informati su Internet sui comportamenti da tenere in casi di pericolo come quello di cui siamo stati protagonisti – hanno spiegato i tre soccorritori – Non chiamateci eroi, abbiamo fatto quello che dovrebbero fare tutti in una situazione del genere, anche i giovani come noi».
Auser Volontariato Onlus (Borgomanero – Novara)
Borgomanero, medici primari in pensione visitano gratis le persone in difficoltà. Sono 23 e si alternano nella sede dell’Auser di Borgomanero, in provincia di Novara, per prendersi cura di chi ha problemi di salute e non ha i mezzi per permettersi visite specialistiche. Sono tutti primari in pensione – cardiologi, dermatologi, radiologi, urologi, nefrologi – che soltanto nel 2017 hanno visitato oltre 1.500 persone senza chiedere in cambio nulla. L’idea è di Maria Bonomi, ottantenne con un passato da sindacalista, ora presidente dell’Auser, l’associazione di volontari che si occupa di servizi per la terza età. Alla Stampa Bonomi ha spiegato che lei viene da una famiglia povera e così, nel 2010, ha pensato di chiedere ad alcuni amici medici se volessero collaborare con lei per aprire un piccolo ambulatorio gratuito dove aiutare chi avesse bisogno di cure specialistiche e non se le potesse permettere: rifugiati, pensionati, disoccupati, persone in difficoltà economiche. I primi a prestare gratuitamente la loro opera sono stati Piero Sacchi, primario cardiologo, Sergio Cavallaro, urologo, e Felice Fortina, nefrologo. Sacchi andava in ambulatorio per visitare i nuovi pazienti anche dopo essere stato colpito da una malattia che lo aveva costretto sulla sedia a rotelle. Oggi a seguire il loro esempio ci sono 23 medici specialisti, tutti in pensione, che garantiscono un servizio invidiabile: non ci sono mai code e non si paga nemmeno il ticket. Le specializzazioni sono 17 e grazie alle donazioni di alcuni pazienti dei medici che partecipano all’iniziativa è stato possibile acquistare alcune indispensabili apparecchiature diagnostiche.
Lorenzo Pianezza (Milano)
Lorenzo ha 18 anni, vive a Milano e fa il pendolare per frequentare l’Istituto Magenta di Varese. Sono quasi le ore 15 del 13 febbraio 2018, presso la fermata Repubblica della Linea Gialla della Metropolitana di Milano. Lorenzo sta tornando da scuola e, scendendo le scale, guarda come prima cosa quanto manchi all’arrivo del prossimo treno: il display indica un minuto e mezzo. Un attimo dopo si accorge che sta succedendo qualcosa: la presenza di una donna disperatamente china verso i binari e poi sotto un bambino piccolo, di certo caduto accidentalmente. Lorenzo non ha visto la sequenza degli accadimenti, ripresa però dalle telecamere della stazione, del piccolo Mohamed (due anni e mezzo) che sfugge al controllo della mamma e scivola fuori dalla banchina cadendo sui binari. Sono attimi concitati, ma senza esitare un secondo Lorenzo si libera dello zaino, salta dalla banchina sui binari, afferra il bambino e lo tende alla madre, con lo sguardo verso la galleria da cui sarebbe arrivato il treno.
Si china poi a raccogliere dai binari un oggetto, la trombetta di plastica che era scivolata al piccolo durante la caduta. Un’ultima occhiata lungo i binari e, girandosi di schiena per far leva sulle braccia, si issa sul marciapiedi per risalire la banchina. Sono passati meno di trenta secondi in tutto. È fatta! Quando risale la banchina il bambino piange e Lorenzo gli mette una mano sulla spalla per tranquillizzarlo. La mamma, terrorizzata, ha appena il tempo per ringraziarlo prima che Lorenzo sparisca, in silenzio, salendo sul treno che nel frattempo era arrivato. Madre e figlio, senegalesi, saranno poi accompagnati in ospedale per accertamenti.
Oltre alla grande paura, soltanto un’abrasione al ginocchio del piccolo. Questo gesto eroico ha avuto una grande risonanza mediatica, grazie al video delle telecamere di sicurezza poste all’interno della metropolitana, divulgato poi tramite i social media insieme ad un appello su Facebook, rivolto alla popolazione, da parte del Sindaco di Milano, per aiutarlo a rintracciare quel ragazzo eroico sconosciuto e per ringraziarlo a nome della Città. Fu poi lo stesso Lorenzo, venuto a conoscenza dell’esistenza del video e delle immagini divulgate in rete, sorpreso da tanto clamore, a contattare il sito web “MilanoToday” e rivelare la sua identità. Un gesto pregevole, di coraggio e di eroica solidarietà umana, fatto in silenzio, senza clamore e, soprattutto, senza cercare notorietà (nonostante i tempi odierni caratterizzati dalla ricerca esasperata del “comparire ad ogni costo”). Due gesta encomiabili per un unico atto eroico, l’aver salvato un bimbo dal pericolo imminente, mettendo a repentaglio la propria incolumità, insieme alla semplicità di un’azione “che era giusto compiere”, senza vanto.
FOTOGALLERY DELLA CERIMONIA (29 immagini)
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