Cavo Dragone: i militari prima di tutto sono soldati, il dual use arriva dopo
LIVORNO – «La nostra impostazione istituzionale è quella di una forza armata, ovvero forza combattente pronta a reagire, una forza di difesa, una forza ‘combat ready’». Parole dell’ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, da cinque mesi (giugno 2019) capo di stato maggiore della Marina, rispondendo ai giornalisti sul controverso tema del «dual use» delle Forze armate, ovvero il loro impiego anche in ambito civile.
DUAL USE
Questo non toglie – aggiunge l’ammiraglio – che «le nostre capacità professionali e tecniche, quando possono essere messe a disposizione anche – e sottolineo anche – della popolazione, siamo ben felici di farlo. Vorrei però che non passasse l’assioma che siamo un surrogato di protezione civile. La Protezione Civile fa bene il suo mestiere. Le Forze armate quando necessario, quando possono e quando ne hanno la capacità subentrano e supportano».
E per chi non volesse capire, Cavo Dragone ribadisce: «Prima i doveri istituzionali. Poi tutte le nostre capacità, i nostri mezzi siano messi a disposizione della nostra comunità. Noi però nasciamo, viviamo, ci prepariamo come forze armate, quindi come forze combattenti». «È questo il messaggio che vuole dare ai suoi marinai?» gli viene chiesto. «Questa è la mia opinione, questa l’impostazione che voglio dare alla nostra forza armata».
Anno accademico
L’ammiraglio Cavo Dragone è a Livorno mercoledì 20 novembre, dove in Accademia Navale si svolge la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2019-2020 degli Istituti di formazione della Marina Militare. Un aggregato di oltre 2300 allievi – come ricorda il comandante delle Scuole ammiraglio di squadra Alberto Bianchi – tra Accademia Navale, Scuola Sottufficiali, Istituto di studi militari marittimi, Scuola Navale Morosini di Venezia. A questi ultimi, tutti giovanissimi liceali, viene tributato un particolare applauso per essere volontariamente intervenuti in soccorso della città di Venezia, duramente colpita dal maltempo dei giorni scorsi. Tra le autorità presenti, accolte dal comandante dell’Accademia contrammiraglio Flavio Biaggi, c’è il sottosegretario alla Difesa Giulio Calvisi.
Come tradizione nelle inaugurazioni degli anni accademici, si svolge una lectio magistralis. Quest’anno a Livorno è affidata al dottor Lorenzo Genitori, coordinatore dell’attività scientifica internazionale e direttore del Centro di eccellenza di Neurochirurgia all’AOU Meyer di Firenze. Qui la sintesi del suo intervento.
ALLIEVI PREMIATI
All’inizio della cerimonia sono premiati quattro allievi particolarmente meritevoli:
– Aspirante Guardiamarina Cesare Torregiani – Accademia Navale Corso Akraton – Al termine della 2ª classe è risultato 1° classificato nella graduatoria di merito per rendimento negli studi e attitudine militare. A lui va il “gallone” di Brigadiere, equivalente a capo corso
– Sergente Francesco De Luca – Scuola Sottufficiali La Maddalena – 1° classificato nella graduatoria di merito del 23° Corso Sergenti per rendimento negli studi e attitudine militare
– Allievo Maresciallo Mattia Valente – Scuola Sottufficiali di Taranto – Al termine della 1ª classe è risultato 1° classificato nella graduatoria di merito per rendimento negli studi e attitudine militare. Riceve il “gallone” di Brigadiere
– Allievo 3° corso Antongiulio Izzo – Scuola navale militare Morosini – Al termine della 2ª classe è risultato 1° classificato nella graduatoria di merito per rendimento negli studi e attitudine militare. Anche a lui il “gallone” di Brigadiere
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