Fiesole, perché sono stati annullati i fuochi alla festa del patrono 2017

Fiesole festeggia il suo patrono il 6 luglio

Fiesole festeggia il suo patrono il 6 luglioFIESOLE – Festa del patrono San Romolo oggi giovedì 6 luglio a Fiesole, ma senza i tradizionali fuochi d’artificio organizzati dalla parrocchia della Cattedrale. È la prima volta dopo decine di anni. Non ci saranno strade bloccate, né l’afflusso di tanta gente che arrivava anche da fuori Fiesole per godersi da vicino lo spettacolo pirotecnico, visibile anche da quasi tutta la città di Firenze e realizzato da sempre dalla Pirotecnica Soldi di Matassino (Ar). Resta il pur importante programma di celebrazione religiosa del santo patrono, ma per i fuochi niente da fare.

QUESTIONI DI SICUREZZA 

Il motivo? Ufficialmente questioni di sicurezza, a seguito della circolare del Capo della Polizia Gabrielli a prefetti e questori del 7 giugno, dopo i tragici fatti di Torino in piazza San Carlo durante la partita di Champions League Juventus-Real Madrid. In pratica a Fiesole è stata seguita la regola non scritta : «nel dubbio, annulla un evento, così non si rischia niente».

IL PARROCO SCRIVE AI FIESOLANI

In una lettera a firma del parroco don Roberto Pagliazzi (leggi qui il testo completo) e condivisa dal Comune, diffusa nei vari esercizi commerciali di Fiesole e affissa nelle chiese del capoluogo, si chiarisce quanto è successo. In pratica non ci sarebbe stato il tempo – né probabilmente la copertura finanziaria – per garantire lo svolgimento del tradizionale spettacolo di fuochi e musica in una cornice di sicurezza, come richiamato dalla circolare del capo della Polizia.

Quest’ultima – dice il sindaco di Fiesole Anna Ravoni – «non distingue grandi luoghi all’aperto dalle aree pubbliche di un piccolo centro urbano». Per ogni spazio all’aperto la «condizioni imprescindibili» per lo svolgimento di una manifestazione pubblica sono le stesse.

I PALETTI DELLA CIRCOLARE GABRIELLI

Ecco alcune delle principali indicazioni di sicurezza della circolare  n. 555.OP.1991 del 7 giugno 2017 (leggi qui il testo completo):

  • misurazione della capienza delle aree di svolgimento dell’evento dell’evento per la valutazione del massimo affollamento sostenibile
  • regolare e monitorare gli accessi ove possibile anche mediante sistemi di rilevazione numerica progressiva ai varchi d’ingresso
  • percorsi separati di accesso all’area e di deflusso del pubblico, con indicazione dei varchi
  • piani di emergenza e di evacuazione
  • suddivisione in settori dell’area di affollamento, con previsione di corridoi centrali e perimetrali all’interno per eventuali emergenze ed interventi di soccorso
  • presenza di impianto di diffusione sonora e/o visiva per avvisi al pubblico
  • valutazione di provvedimenti finalizzati al divieto di somministrazione e vendita di alcolici e altre bevande in bottiglie di vetro e lattine, che possano costituire un pericolo per la pubblica incolumità

Sono misure che dovrebbero essere il «minimo sindacale» per i grandi eventi e per i grandi luoghi affollati. Per la pur non piccola piazza Mino da Fiesole – a meno di un mese dalla festa del patrono del 6 luglio – non è stato ritenuto ci fosse il tempo di organizzarsi adeguatamente. Nel dubbio, come dicevamo all’inizio, meglio non rischiare. Anche perché, nel malaugurato caso di una criticità, la caccia al responsabile sarebbe stata immediata.

APPELLO ALL’ANCI

«Ci auguriamo che il prossimo anno i fuochi di San Romolo possano tornare, purché in condizioni di sicurezza per tutti» commenta ancora il sindaco Anna Ravoni. «Insieme ad altri sindaci ci stiamo attivando presso l’Anci – conclude – perché intervenga presso il ministero dell’Interno per ottenere una modifica delle disposizioni emanate con la circolare Gabrielli, in modo da regolamentare la sicurezza degli eventi in relazione ai luoghi in cui si svolgono. Piazza San Pietro non è Piazza Mino da Fiesole».

Qui il nuovo programma della festa di San Romolo a Fiesole 2017

 

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Sandro Addario

Sandro Addario

Commenti (1)

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    Piras Pierpaolo

    |

    La circolare Gabrielli origina dalla necessità di garantire la massima sicurezza possibile alle migliaia di partecipanti a tali manifestazioni.
    Viviamo tempi difficili per i tanti delinquenti ed ancor più terroristi ai quali non par vero di approfittare di tali eventi per commettere ciò che finora abbiamo visti in Europa.
    Mi piacerebbe che la stessa severità venisse applicata a tutti coloro che arrogantemente pretendono di entrare in Italia deliberatamente senza documenti d’identità, rifiutando il rilievo delle impronte digitali, protestando per la mancanza Wi-Fi ecc ecc.

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