San Lorenzo 2018, a Firenze si celebra il santo pensando alla sicurezza intorno alla Basilica

Il corteo storico con i ceri per San Lorenzo

Il corteo storico con i ceri per San Lorenzo

FIRENZE – «Oggi onoriamo San Lorenzo, che vogliamo porre di fronte a noi, come un modello di servizio, di fede, di umanità piena nella dedizione a Dio e ai fratelli». Così il cardinale arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori ha ricordato la figura del diacono martire della Chiesa di Roma, vittima delle persecuzioni dell’Imperatore Valeriano e morto il 10 agosto 258, 1760 anni fa. Come ogni anno nella basilica di San Lorenzo a Firenze si è celebrata la figura del Santo, con una cerimonia religiosa ma anche una grande festa in piazza, aperta a tutti i cittadini. La novità di quest’anno è anche la firma di un accordo tra il Comune di Firenze, la Città Metropolitana di Firenze e l’Opera Medicea Laurenziana, sul tema della sicurezza urbana in tutta l’area limitrofa alla celebre Basilica fiorentina.

OMELIA DEL CARDINALE

Il cardinale Betori, nella sua omelia (qui il testo integrale), ha anche sottolineato come la figura di San Lorenzo richiama una vita dedicata alla carità e alla generosità piena. Un tema scottante nella società contemporanea dove si assiste al «tentativo di ignorare le sacche di marginalità e di povertà, presenza scomoda per la coscienza di una società che mentre crea benessere per alcuni genera forme incontrollate di esclusione e inequità».

La celebrazione in San Lorenzo è stata preceduta dall’arrivo nella piazza del Gonfalone di Firenze accompagnato dal Corteo del Calcio storico fiorentino. Come vuole la tradizione sono stati portati in corteo i «ceri» per la cerimonia che vengono donati dal Comune di Firenze alla Basilica del santo, in analogia a quanto avviene per la festa di San Giovanni (24 giugno) in Duomo e di Sant’Anna (26 luglio) in Orsanmichele.

Tra le autorità presenti c’erano il neo prefetto di Firenze Laura Lega, il sindaco di Firenze Dario Nardella, il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, accolti al loro arrivo dal presidente dell’Opera Medicea Laurenziana Paolo Padoin, già prefetto di Firenze e da monsignor Marco Domenico Viola, priore della Basilica.

PATTO PER LA SICUREZZA

Proprio su iniziativa del prefetto Padoin è stata oggi firmato un accordo tra Comune, Città Metropolitana e Opera Laurenziana per garantire – si legge in una nota di Palazzo Vecchio – una maggiore sicurezza del complesso di San Lorenzo e dell’area circostante». Tra i punti principali, sottoscritti da Nardella e Padoin alla presenza del prefetto Lega:

– organizzazione del controllo del territorio in divisa (non solo agenti della Polizia Municipale in borghese dunque), tramite un presidio con sede presso il Mercato di San Lorenzo

– garantire una continuo contrasto all’attività dei venditori abusivi

– realizzare il completamento di un sistema di telecamere di sicurezza e di scanner all’ingresso degli ambienti interni ed esterni del complesso. Per tale progetto – ha detto Padoin – è già stato valutato positivamente un supporto finanziario da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.

FOTOGALLERY 

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LA FESTA IN PIAZZA

Grande festa in piazza San Lorenzo per la celebrazione del Santo. Dopo la messa solenne della mattina celebrata dal Cardinale arcivescovo Betori, nel pomeriggio di venerdì 10 agosto la piazza si è riempita di pubblico al suono delle trombe dei Bersaglieri. Intorno alle 19,30 si è esibita la Fanfara «La Marmora» di Montopoli Valdarno (che ha appena ‘compiuto’ 20 anni), con la partecipazione di membri delle fanfare di Firenze e di Prato. Guidata da Sergio Pasqualetti, i bersaglieri dopo essere rigorosamente arrivati di corsa (nonostante i quasi 40° gradi) si sono esibiti sul sagrato della Basilica, presentati al pubblico dal presidente dell’Opera Medicea Laurenziana Paolo Padoin, già prefetto di Firenze ma anche di Pisa, dove aveva conosciuto e apprezzato l’attività della fanfara di Montopoli Valdarno. Fiorentini e turisti si sono stretti intorno ai bersaglieri con smarthpone e videocamere sempre accesi per non perdere nessuna delle esibizioni dei fanti piumati.

Al termine la festa si è spostata sul lato del sagrato lungo la piazza, dove – come tradizione – gli esercenti commerciali della zona di San Lorenzo hanno offerto una cena alla cittadinanza. «Oltre tremila pasti e due tonnellate di cocomero» ha commentato alla fine Aldo Cursano, presidente di Confcommercio di Firenze e titolare di un noto esercizio del quartiere. Non è mancata musica fino a tardi, dove molti cittadini si sono esibiti in danze sul sagrato. Tra questi nelle prime ore anche una coppia di ballerini di eccezione: il sindaco Dario Nardella e la vice sindaco Cristina Giachi, mentre alcuni assessori servivano la cena alla gente assiepata dietro le transenne.

 

LA FANFARA (VIDEO)

 

LA FANFARA (FOTOGALLERY)

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CENA E MUSICA (FOTOGALLERY)

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Sandro Addario

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