Bilancio della Regione Toscana 2020 meno rosso: ok dalla Corte dei Conti

L'udienza online della Corte dei Conti della Toscana che ha esaminato il bilancio 2020 della Regione Toscana (prima in alto a sin. la Presidente della Sezione di Controllo Maria Annunziata Rucireta)
L’udienza online della Corte dei Conti della Toscana che ha esaminato il bilancio 2020 della Regione Toscana (prima in alto a sin. la Presidente della Sezione di Controllo Maria Annunziata Rucireta)

FIRENZE – Il bilancio 2020 della Regione Toscana chiude con un disavanzo di 1,6 miliardi di euro. Un valore che, pur in miglioramento rispetto al passato (-1.967,45 milioni nel 2019) fa sì che la Toscana si collochi in quinta posizione nel 2019, dietro solo a Lazio, Sicilia, Piemonte e Campania.

Lo dice la Sezione regionale di controllo della Corte (presidente Maria Annunziata Rucireta), che, rilevata la regolarità delle poste contabili, ha «parificato» (approvato) giovedì 22 luglio il rendiconto della Regione Toscana. 

«Al termine dell’esercizio 2020 – si legge nella relazione della Sezione di controllo – la Regione Toscana presenta, per la prima volta dal 2012, un risultato di amministrazione formale in avanzo di 97,17 milioni. Al contrario, il risultato sostanziale, in considerazione dell’ingente ammontare delle parti accantonate e vincolate da ricostituire, registra un disavanzo di 1.668,83 milioni che, nonostante sia in costante riduzione negli ultimi esercizi (appare quasi dimezzato rispetto al 2016, anno in cui si assestava a 3.024,76 milioni), rimane fra i più elevati delle regioni italiane». Alla fine del 2020 l’indebitamento totale della Regione Toscana è di 1,9 miliardi, con un incremento di 37,4 milioni rispetto al 2019 e con un’incidenza pro capite di 516 euro per abitante. 

FONDO SANITARIO

Il Fondo sanitario Regionale del 2020, comprensivo dei contributi statali specificamente destinati a fronteggiare l’emergenza da COVID-19, supera gli 8 miliardi (+7,5% sul 2019). Le maggiori risorse impiegate sono riuscite tuttavia a compensare solo parzialmente i maggiori costi sostenuti dal Servizio sanitario regionale, con il conseguente emergere di perdite di esercizio per la copertura delle quali la Regione, in attesa dell’approvazione definitiva dei bilanci delle singole aziende sanitarie, ha già destinato quote vincolate nel risultato di amministrazione 2020 per 101 milioni.

PARTECIPAZIONI PESANTI

Spina nel fianco del bilancio regionale continuano ad essere le partecipazioni dirette in 19 società. «Il valore del portafoglio azionario regionale al 31/12/2020 risulta aumentato di quasi 4 milioni di euro – dice la Corte dei Conti – a seguito dell’acquisto di ulteriori quote in Fidi Toscana S.p.a. e per effetto della rivalutazione della partecipazione in Terme di Montecatini S.p.a. Per quanto riguarda quest’ultima, anche nell’esercizio 2020 si registrano significative perdite, con erosione del patrimonio ed una rilevante esposizione debitoria, con conseguente rischio per l’operatività della società. Ciò pone forti perplessità sulla scelta della Regione di rivalutare il proprio portafoglio azionario nella società. Per la società FIDI Toscana S.p.a., si registra un persistente squilibrio economico, ed il nuovo piano strategico evidenzia che il mantenimento dell’attuale configurazione dell’assetto operativo comporterà, nel prossimo triennio, nuove consistenti perdite».

L’«udienza di parifica» della Sezione regionale di controllo per la Toscana della Corte dei Conti si è svolta, per il 2° anno consecutivo, da remoto e in diretta streaming. Presenti in collegamento il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo. La relazione allegata al rendiconto generale della Regione Toscana 2020 è stata illustrata dai magistrati Francesco Belsanti, Paolo Bertozzi, Fabio Alpini, Rosaria Di Blasi e Anna Peta.

È stata successivamente svolta la requisitoria del Procuratore regionale della Corte dei Conti Acheropita Rosaria Mondera, che ha premesso come «la stessa terminologia (“rendiconto”), indica il momento in cui chi è chiamato ad amministrare una comunità doverosamente “rende il conto” della gestione. Perché, alla base dell’attività di ogni Ente, vi è il Bilancio, che non è solo un insieme di dati contabili e finanziari, ma costituisce la rappresentazione plastica di una buona o cattiva gestione, che la Corte Costituzionale ha definito bene pubblico».

Ha concluso il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che, ringraziando la Corte per l’attività svolta e preso nota delle criticità rilevate, ha assicurato il massimo impegno per il loro superamento specie per quanto riguarda la permanenza della Regione nelle partecipazioni in società di capitali.

PER APPROFONDIMENTI SCARICARE QUI: 

Deliberazione 22 luglio 2021, n. 65 Decisione giudizio di parifica del rendiconto generale della Regione Toscana esercizio finanziario 2020

Intervento del Presidente di Sezione Maria Annunziata Rucireta

Relazione della Sezione regionale di controllo (Documento di sintesi Luglio 2021)

Requisitoria del Procuratore regionale Acheropita Rosaria Mondera

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Sandro Addario

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