Mattarella a Firenze per i 170 anni del Farmaceutico Militare

FIRENZE – Ci sarà anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al 170° compleanno dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare (Sfcm), l’unica officina farmaceutica di Stato che ha sede a Firenze. La visita del Capo dello Stato, in programma il 19 giugno presso la storica sede in via Reginaldo Giuliani, è stata annunciata dal Direttore Generale di Agenzia Industrie Difesa Nicola Latorre nellaconferenza stampa di presentazione degli eventi promossi per questo importante anniversario, che si è svolta lunedì 3 aprile a Palazzo Medici Riccardi a Firenze. Con Latorre erano presenti due generali a quattro stelle. Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito Pietro Serino e il Segretario Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti Luciano Portolano.
MALATTIE RARE E FARMACI ORFANI
«Lo Stato non è una società per azioni e non può avere dubbi di fronte alla scelta tra una soluzione giusta e una conveniente». In queste poche parole del generale Portolano è riassunta la «mission» dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare. Il riferimento è ai fatti e alla storia di Scfm «che continua la produzione dei cosiddetti ‘farmaci orfani’, medicinali che, pur essendo di indubbia utilità clinico-terapeutica perché indispensabili per i pazienti affetti da malattie rare, non vengono prodotti dalle aziende farmaceutiche private a causa del loro scarso interesse commerciale».
«Le persone con malattie rare in Italia sono oltre 2,2 milioni» ha commentato a margine dell’evento Annalisa Scopinaro, presidente nazionale di Uniamo Federazione Italiana Malattie Rare che raccoglie oltre 180 associazioni in Italia. «La produzione di farmaci orfani da parte di Scfm – dice Scopinaro – ha assicurato continuità di cura e qualità di vita a tante persone. Per questo la produzione e l’attività di ricerca dello Stabilimento, con cui siamo in stretto contatto, devono essere costantemente mantenute e potenziate».
Un tempo ramo di attività diretta dell’Esercito, come ha ricordato il generale Serino, lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare dal 2001 è passato alle dipendenze di Agenzia Industrie Difesa. Dall’ottobre 2022 il Direttore è il colonnello chimico farmacista Gabriele Picchioni.
EVENTI IN PROGRAMMA
Questi gli appuntamenti annunciati per il 170° dello Stabilimento, tutti presso la sede in via Reginaldo Giuliani 201 a Firenze:
– porte aperte alla cittadinanza per visite guidate (10 maggio, 31 maggio, 14 giugno) con prenotazioni sul sito di Agenzia Industria Difesa a questo link
– visita ufficiale del Capo dello Stato e del Ministro della Difesa (19 giugno)
– cerimonia militare solenne nel giorno (26 giugno) dell’anniversario
– rassegna teatrale (6 ottobre) a cura della Compagnia delle Seggiole
A Torino, in occasione del Salone del Libro (20 maggio) sarà inoltre presentato un volume dedicato alla storia di Scfm, con testimonianze di protagonisti e pazienti che hanno trovato giovamento dalle cure con prodotti dello Stabilimento. In programma anche uno speciale annullo filatelico su francobollo o cartolina postale preaffrancata con il logo ufficiale del 170° anniversario.
170 ANNI DI STORIA
La nascita di Scfm risale al 1832 quando Re Carlo Alberto di Savoia fondò il Consiglio Superiore dell’Armata Sarda, tra i cui membri, fu accolto un chimico farmacista. Nel 1853 (170 anni fa) fu istituito a Torino da Vittorio Emanuele II un deposito di Farmacia Militare al quale fu annesso un Laboratorio generale chimico farmaceutico. Aveva lo scopo di produrre tutti i medicamenti necessari al Servizio Sanitario e Veterinario per l’Armata di Terra, Ospedali e Corpi militari, Stabilimenti militari ed infermerie.
Nel 1920 ha assunto la denominazione di Istituto Chimico Farmaceutico Militare. Nel 1931 il trasferimento da Torino a Firenze, con la costruzione dell’attuale sede in via Reginaldo Giuliani a Rifredi. Quella che molti fiorentini da sempre hanno affettuosamente chiamato il «Farmaceùtico» (con la ù accentata) considerandolo un valore storico della città. Temporaneamente trasferito a Merano dai tedeschi in ritirata durante la seconda guerra mondiale, il «Farmaceutico» tornò ben presto a Rifredi al termine del conflitto. Riprese così la produzione di farmaci e materiale di soccorso sanitario, non solo per le Forze Armate ma anche per la popolazione. Particolarmente necessari soprattutto durante le grandi calamità naturali.
Per saperne di più sulle attività e produzioni dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare consulta (qui) il sito di Agenzia Industria Difesa.

TUTTA LA CONFERENZA STAMPA (VIDEO)
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