Isis, errori e difficoltà nello Stato Islamico

Un corteo di auto (nuovissime) dell'Isis

Un corteo di auto (nuovissime) dell’Isis

FIRENZE – «L’Isis si è dichiarato contro tutti in maniera talmente violenta da commettere il ‘miracolo’ di far riavvicinare due concorrenti geografiche come Russia e Stati Uniti». Per l’ammiraglio di squadra Ferdinando Sanfelice di Monteforte non ci sono dubbi: «È l’errore strategico principale da parte dello Stato Islamico che con i suoi atti terroristici minaccia e colpisce il mondo occidentale. Non a caso recentemente l’autoproclamato califfo al Baghdadi, via Twitter, ha incitato i suoi a ‘tenere duro’ malgrado le avversità. Una conferma indiretta delle difficoltà in cui si sta dibattendo l’Isis».

Ferdinando Sanfelice di Monteforte

Ferdinando Sanfelice di Monteforte

L’ammiraglio Sanfelice di Monteforte ha parlato martedì 26 gennaio a Firenze al Circolo dell’Unione accolto dal presidente Ferdinando Frescobaldi e da molti soci arrivati per ascoltare una sua relazione su «Medio Oriente in fermento. Dall’impero ottomano al califfato dell’Isis».

Ma alla fine, gli è stato chiesto, come uscirà l’Occidente da questa guerra non dichiarata ma subita? «Non potrà che esserne vincitore, fosse anche a caro prezzo. L’Occidente ha la forza, economica ma soprattutto storica e morale, per ritrovare coesione e unità nei momenti più difficili. Cosa che manca nella galassia islamica, ormai sempre più divisa tra le due componenti maggiori: Sunna e Shia. L’Occidente saprà reagire perché non può più permettersi, né tanto più ha voglia di subire, un nuovo Impero Ottomano che durò oltre sei secoli, fino alla prima guerra mondiale».

Le mire espansionistiche dell’ Isis, e più in generale della Sunna a livello mondiale, comunque non mancano e puntano – secondo l’efficace propaganda del Califfato – a ridisegnare, entro 5 anni, una mappa di Europa, Africa e Asia con una dominazione islamica ben maggiore di quella raggiunta alla fine del primo millennio dopo Cristo. Obiettivo ambizioso, il cui primo passo è stato compiuto dall’ Isis non a caso in Siria «uno dei pochi crocevia strategici del Levante – ricorda l’ammiraglio Sanfelice – vere e proprie posizioni centrali, il cui possesso consente il dominio di un’intera area, controllare traffici e compiere movimenti strategici sia in direzione est-ovest che in direzione nord-sud». «La conquista della Siria sarebbe per l’Isis un modo per acquisire uno status di rilevanza, da usare come trampolino di lancio per i passi successivi». Ma per raggiungere l’obiettivo servono mezzi e uomini. E soprattutto meno pretendenti a quel califfato, che intenderebbe rappresentare l’unità politica dei musulmani ma che è dilaniato da troppe lotte e divisioni interne. Unica ancora di salvezza per l’Occidente.

 

Scarica qui la biografia dell’Ammiraglio di Squadra (aus) Ferdinando Sanfelice di Monteforte

 

L'espansione degli Arabi fino al 945 dC

L’espansione degli Arabi fino al 945 dC

 

La mappa a 5 anni delle mire espansionistiche dell'Isis

La mappa a 5 anni delle mire espansionistiche dell’Isis

 

 

 

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Sandro Addario

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