Il fisco incassa miliardi ma a Firenze non trova qualche euro per il decoro delle bandiere

Bandiere vittima del degrado sul palazzo dell’Agenzia delle Entrate a Firenze
FIRENZE – Le entrate tributarie nel 2017 sono state oltre 450 miliardi di euro. Ma non c’è rimasto neppure un centesimo per comprare (con poche decine di euro) due nuova bandiere (una tricolore ed una europea) da destinare all’Agenzia delle Entrate di Firenze. Nel palazzo che ospita la Direzione provinciale fiorentina in via Santa Caterina d’Alessandria i simboli dell’Italia e dell’Europa sono vittime del degrado e della noncuranza.
BANDIERE SCOLORITE E INVISIBILI
Due bandiere vecchie, scolorite dagli anni, piccole. In una parola, quasi irriconoscibili e invisibili sulla facciata grigia del grande palazzo dove sono esposte. Eppure siamo in un importante edificio pubblico, dove – spesso loro malgrado – entrano quotidianamente centinaia di persone. La strada è una delle più frequentate della città, uno dei pochi accessi alla Stazione di Santa Maria Novella. Quasi l’unico in questo periodo del 2018 in mezzo a tanti cantieri stradali. Migliaia tra automobilisti, scooteristi, ciclisti, pedoni, passeggeri di autobus e taxi. Tutti passano davanti a quelle due «povere» bandiere. Nessuno le guarda, non solo perché ciascuno è preso dai propri pensieri, ma proprio perché si fa fatica a riconoscerle.
NORME DIMENTICATE
In un ufficio come quello dell’Agenzia delle Entrate, preposto per sua natura a far puntualmente rispettare le leggi tributarie, le normative sull’esposizione delle bandiere passano in secondo (e forse ultimo) piano. La materia – giova ricordarlo – è regolata dalla legge 5 febbraio 1998, n. 22, e dal DPR 7 aprile 2000, n. 121, che stabiliscono criteri e modalità di esposizione della bandiera della Repubblica italiana e di quella dell’Unione Europea all’esterno di tutti gli edifici sedi di uffici pubblici e istituzioni. In particolare all’articolo 9 del Dpr 121 si dispone che «le bandiere sono esposte in buono stato e correttamente dispiegate».
PROGETTO DECORO BANDIERE
Sulla materia sta intervenendo anche l’Ancri (Associazione Nazionale Cavalieri al Merito della Repubblica Italiana) con il progetto «Decoro Bandiere» presente anche con un gruppo Facebook, che in pochi giorni ha raccolto oltre 1000 membri. Tra le iniziative un monitoraggio delle bandiere esposte presso gli edifici pubblici e l’invito a designare all’interno di ogni struttura un responsabile che segua la corretta esposizione e il decoro dei vessilli, il cosiddetto «flag man».
MANDATECI SEGNALAZIONI
Ma l’invito è rivolto anche a tutti i cittadini che notino bandiere scolorite o a brandelli, soprattutto davanti a un edificio pubblico. Una foto, un indirizzo, un commento. Da inviare a info@ancri.it. OsservatoreLibero.it raccoglie questo invito che gira ai propri lettori. Mandate anche a noi queste segnalazioni (redazione@osservatorelibero.it). Un occhio in più contro il degrado e il rispetto di uno dei massimi simboli della Repubblica serve sempre.
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