«Quelli del 59° corso»: una strada a Firenze per gli allievi Carabinieri

FIRENZE – Una strada dedicata agli Allievi Sottufficiali Carabinieri del 59° corso, quelli dell’anno della tragica alluvione del 1966 a Firenze. Tra i primi ad accorrere, con le altre forze dell’ordine, in soccorso della popolazione bloccata dall’acqua e dal fango.
Palazzo Vecchio intitolerà loro una strada, nei pressi della nuova caserma della Scuola Marescialli e Brigadieri a Firenze Castello subentrata nel 2016 alla storica caserma Mameli di piazza Stazione che per quasi cento anni ha ospitato gli allievi dell’Arma. Come il caso del 59° corso, un gruppo ancora oggi affiatatissimo i cui appartenenti, pur sparsi in tutta Italia, si tengono costantemente in contatto.
L’iniziativa è stata annunciata venerdì 9 luglio a Palazzo Vecchio dall’assessore alla toponomastica Alessandro Martini e dal Comandante della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri, generale Claudio Cogliano. Presente anche il presidente del consiglio comunale Luca Milani e tre (ormai ex) allievi del 59°, ora in quiescenza: tenente colonnello Peppino Corciani, maresciallo maggiore Francesco Mamoli, maresciallo capo Marcello Fontani. «Obiettivo dell’amministrazione comunale – conferma l’assessore Martini a OsservatoreLibero – è arrivare all’inaugurazione nei giorni del 55° anniversario dell’alluvione nel prossimo novembre». E già si parla di arrivi da tutta Italia per l’evento.

IL LEGAME TRA FIRENZE E I CARABINIERI
«In quel momento difficile per la città gli allievi sottufficiali si mobilitarono e dettero un grande aiuto alla popolazione e alla città colpita dall’alluvione» ha sottolineato l’assessore Martini durante la presentazione dell’iniziativa. «Non si tratta di un fatto formale: intitolare una piazza, una strada o un giardino vuol dire rinnovare ogni giorno la memoria di qualcuno, in questo caso ricordare chi ha fatto del bene alla nostra città».
«Questa iniziativa fa seguito – ha ricordato il presidente del consiglio comunale Luca Milani – all’inaugurazione di una targa sulla facciata della caserma Mameli nel marzo 2019, per ricordare questi ragazzi che dettero un grande contributo alla città». Un ulteriore e molto gradita testimonianza – ha detto il generale Cogliano – dello stretto legame tra Firenze e l’istituto di formazione dell’Arma, che l’anno scorso ha festeggiato i cento anni dalla fondazione. Un legame testimoniato non solo dall’impegno profuso dagli allievi in occasione dell’alluvione e più recentemente durante la pandemia ma anche nel silenzioso operare dell’attività quotidiana».
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