Cibo italiano nelle missioni spaziali
BRASILE – Si può mangiare cibo italiano nelle missioni nello spazio. Questo l’obiettivo del progetto «Space Food Experience», un’iniziativa promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano, in collaborazione con la start-up EAT Freedom, esperta nella produzione di pasti pronti da consumare in orbita.
Il progetto viene presentato in numerose ambasciate italiane nel mondo. In Brasile se ne è parlato a São José dos Campos il 22 novembre, nel corso della «Workshop internazionale sulle risorse spaziali: prospettive per gli ecosistemi futuri» organizzato dall’Agenzia Spaziale Brasiliana (AEB). Un’occasione per celebrare la Giornata Nazionale dello Spazio Italiano, curata dall’Ambasciata d’Italia a Brasilia, nonché approfondire la cooperazione scientifica tra i due Paesi.
Tra i presenti il Console Generale a San Paolo Domenico Fornara e l’Addetto scientifico dell’Ambasciata a Brasilia Fabio Naro, che ha incontrato anche il Presidente dell’AEB Marco Antonio Chamon per esplorare nuove opportunità di collaborazione. In tema di cibo «i partecipanti al workshop – si legge in una nota dell’ambasciata – hanno avuto l’opportunità di degustare ricette italiane progettate per le missioni spaziali dell’Agenzia Spaziale Europea, unendo tecnologia alimentare e cultura gastronomica italiana».
«L’iniziativa – conclude la nota – ha rappresentato un importante passo per rafforzare le relazioni bilaterali e promuovere l’eccellenza italiana nel settore spaziale, unendo ricerca, innovazione e tradizione culturale in una prospettiva di sviluppo sostenibile per gli ecosistemi futuri».
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