Sesto Fiorentino: rapinò la pensione a un’invalida. Arrestato dai Carabinieri, va ai domiciliari
SESTO FIORENTINO (FI) – Aveva rapinato una donna che aveva appena prelevato la pensione d’invalidità. Ma i Carabinieri di Sesto Fiorentino lo hanno individuato e arrestato. L’aggressore è un cittadino tunisino, Mohamed Youssefi di 32 anni, regolare in Italia e residente a Sesto Fiorentino. L’uomo, pregiudicato per reati in materia di stupefacenti, si trova ora agli arresti domiciliari.
AGGUATO ALL’USCITA DELLA POSTA
Il grave fatto criminoso era successo martedì 3 aprile 2018. La donna, una signora di 52 anni, aveva appena ritirato presso l’ufficio postale di Sesto Fiorentino in via Dante Alighieri la pensione di invalidità di 292 euro, che percepisce per problemi di deambulazione. Il tunisino l’aveva quindi raggiunta e bloccata in una strada limitrofa, minacciandola con un trincetto a lama aperta e mimando il gesto di strozzarla. Non poteva fare diversamente trattandosi, come è stato accertato, di soggetto sordomuto. Bloccata dalla paura la donna non è stata in grado di reagire, mentre l’uomo le prendeva dalla tasca della giacca (evidentemente aveva seguito la scena dal momento del prelievo alla Posta) tutta la somma della pensione.
INDAGINI
Le indagini avviate subito dai Carabinieri avevano portato a individuare come presunto colpevole Mohamed Youssef. La donna infatti lo aveva descritto compiutamente e riconosciuto in una delle foto segnaletiche fornitele dai militari dell’Arma. La vittima aveva anche dichiarato di avere già visto l’uomo diverse volte nel suo quartiere. Da qui la richiesta del pm Fedele La Terza di custodia cautelare in carcere, modificata dal Gip Francesco Bagnai in arresti domiciliari, presso un’abitazione indicata dallo stesso arrestato.
La disposizione della magistratura fiorentina, emessa nel mese di maggio, è stata attuata solo ieri 31 luglio, perché nel frattempo l’uomo si era reso irreperibile. Nella giornata di ieri invece i carabinieri di Sesto Fiorentino lo hanno visto aggirarsi nuovamente per le strade del centro cittadino. Magari in cerca di qualcun altro cui “prelevare” la pensione. E per lui sono scattate le manette. Del braccialetto elettronico non si sente più parlare.
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